giovedì 18 aprile 2013

Indagati due Generali dell'Esercito Colombiano per il Massacro della Comunità di Pace di San José de Apartadó del 21 febbraio 2005


Colombia: Militari a giudizio per Massacro
dovranno rispondere per i fatti relativi all'omicidio di otto persone del 21 febbraio 2005
I militari sono due generali dell'Esercito nazionale della Colombia, ascritti alla XVII Brigata, Héctor Jairo Fandiño e Luis Alfonso Zapata, chiamati a giudizio  dalla Procura Nazionale per responsabilità nel massacro della Comunità di Pace di San José de Apartadó del 21 febbraio 2005. La Rete Italiana di Solidarietà Colombia Vive!  nell'ottobre 2005, con una delegazione iternazionale,  della quale faceva parte anche l'ex eurodeputato Vittorio Agnoletto, ha incontrato per un colloquio ufficiale il generale Luis Alfonso Zapata, nella sede della XVII Brigada, appunto per chiedere che venisse fatta giustizia sul massacro del 21 febbraio 2005. Lui ci confermò che la Procura Generale aveva prove tecniche inconfutabili che il massacro era stato compiuto dalla guerriglia delle FARC; insinuò che Luis Eduardo Guerra, massacrato quel giorno insieme a suo figlio Deiner di 11 anni e alla sua compagna di 17, era un miliziano delle Farc che voleva smobilitarsi. Noi reagimmo con forza dicendo che Luis Eduardo Guerra era líder storico della Comunità, riconosciuto internazionalmente  per la sua lotta nonviolenta contro le aggressioni dello stato colombiano e del parastato e che era vergognoso infangare la sua memoria. Insinuò anche che gli aiuti internazionali che arrivano alla Comunità dalle organizzazioni internazionali, erano una copertura per gli aiuti alla guerriglia. Speriamo che la giustizia faccia il suo corso e che si rompa dopo tanti anni il circolo vizioso dell'impunità.  A seguire la traduzione dell'artico apparso ieri su El Espectador.com

Celebrazione della Comunità di Pace di san Josè di Apartadó per i 10  anni di nascita della Comunità, portando a palla 200 bare di cartone per ricordare le 200 vittime che hanno difeso con la loro vita il processo comunitario
Da El Espectador, 17 aprile 2013 ( traduzione a cura della Rete Italiana Colombia Vive!, segue l'articolo in   Spagnolo - sigue articulo en español) 

L'Unità dei Diritti Umani della Procura Generale della Nazione ha chiamato in giudizio i  generali Héctor Jairo Fandiño e Luis Alfonso Zapata per la loro presunta partecipazione e responsabilità nei fatti relativi alla morte di otto persone nella così detta  "LA MASSACRE DE LA COMUNIDAD DE PAZ DE SAN JOSE' DE APARTADO' "
Nelle commissioni giudiziali che sono state programmate per giovedì e venerdì prossimi  i due Generali della Repubblica dovranno rispondere sulla loro presunta responsabilità per le accuse di "Associazione a delinquere" e "omicidio in persone sotto protezione" ( vedi  Lo Stato ha responsabilità nel massacro di San José de Apartadó).
I due ufficiali ascritti alla Brigada XVII ( e non XVIII n.d.t.) risponderanno inoltre per le presunte omissioni che si sono verificate rispetto al fatto che la popolazione avevano denunciato una aggressione militare contro di loro.
Secondo le prove testimoniali raccolte, tra le quali quelle dei paramilitari smobilitati, si indica che 60 uomini armati al comando di Diego Fernando Murillo Bejarano alias "Don Berna" hanno potuto contare sull'accompagnamento e consulenza di un gruppo di militari che operavano nella zona.
Allo stesso modo, alias Don Berna, ha manifestato in una commissione giudiziale che gli uomini del Bloque Heroes de Tolová hanno realizzato la mattanza con la collaborazione di truppe dell'Esercito.
I fatti sono accaduti il 21 febbraio del 2005 nelle veredas di Mulatos Medio e Resbalosa quando un gruppo di paramilitari hanno ucciso otto persone, tra di loro tre bambini che sono stati decapitati. per il massacro di San José de Apartadó sono stati condannati sei militari e 18 paramilitari ( vedi Comunità di pace di San José de Apartadó sette anni chiedendo giustizia)
Fonte: El Espectador.com


Foto: Jesús Abad Colorado-‘El Tiempo’

Tendrán que responder por los hechos que rodearon el asesinato de ocho personas el 21 de febrero de 2005.


La Unidad de Derechos Humanos de la Fiscalía General citó a indagatoria a los generales Héctor Jairo Fandiño y Luis Alfonso Zapata por su presunta participación y responsabilidad en los hechos que rodearon la muerte de ocho personas en la llamada Masacre de La Comunidad de Paz de San José de Apartadó.
En las diligencias judiciales que fueron programadas para el jueves y viernes los dos generales de la República tendrán que responder por su presunta responsabilidad en los delitos de concierto para delinquir y homicidio en persona protegida. (Ver 'Estado tiene responsabilidad en la masacre de San José de Apartadó')
Los dos oficiales adscritos a la Brigada XVIII responderán además por las supuestas omisiones que se habrían presentado puesto que los pobladores habían denunciado una arremetida paramilitar en su contra.
Según las pruebas testimoniales recolectadas, entre las que se destacan la de paramilitares desmovilizados, se indican que 60 hombres armados al mando de Diego Fernando Murillo Bejarano, alias ‘Don Berna’ contaron con el acompañamiento y la asesoría de un grupo de militares que operaban en la zona.
Igualmente, alias ‘Don Berna’ manifestó en una diligencian judicial que los hombres del bloque Héroes de Tolová realizaron la matanza con la colaboración de tropas del Ejército.
Los hechos se registraron el 21 de febrero del año 2005 en las veredas Mulatos Medios y La Resbalosa cuando un grupo de paramilitares asesinaron a ocho personas, entre ellos tres niños quienes fueron degollados.
Por la masacre de Aparatadó han sido condenados seis militares y 18 paramilitares. (Ver Comunidad de Paz de San José de Apartadó, siete años clamando justicia)
Por: Elespectador.com

lunedì 15 aprile 2013

Si continua ad attentare alla vita nella Comunità di Pace di San José de Apartadó


¿Hasta cuando?

Nonostante la Corte Costituzionale colombiana abbia ordinato con il suo decreto 164/12 a varie istituzioni dello Stato colombiano di correggere e riparare alle gravi violazioni che  in 16 anni hanno  perpetrato contro la  Comunità di Pace di San José de Apartadò, il  12 aprile  abbiamo ricevuto nuovamente notizie molto preoccupanti  da questa comunità campesina che da 12 anni accompagniamo a livello internazionale  per aumentare il livello della loro protezione e del processo di costruzione della pace dal basso che da 16 anni stanno portando avanti in Colombia. In sole 70 ore sono stati uccisi  in maniera violenta due giovani della provincia di San Josè de Apartadó,   senza considerare l'aumento spaventoso del controllo da parte dei paramilitari del territorio,  la zona è completamente militarizzata mantenendo la popolazione civile in mezzo al fuoco incrociato.

Il 6 aprile, intorno alle 18,30, nella zona La Sucia, della provincia di San José de Apartadó, è stato assassinato AUGUSTIN MORA SUCERQUIA di 22, da due persone sconosciute, probabilmente paramilitari. E' da sottolineare che nella zona c'è una massiccia presenza della forza pubblica che lo stesso giorno, quasi alla stessa ora dell'omicidio, aveva allestito un posto di blocco illegale  dove controllavano tutti i passanti. Questo rivela, come tante altre volte è accaduto, una chiara connivenza tra la forza pubblica e i paramilitari.

Il 9 aprile , verso le 16,45 l'Esercito nazionale ha assassinato violentemente il giovane CARLOS ANDRES  TORRES BORJA di 20 anni nella località Caracolì, lungo la strada tra Apartadó e  la Comunità di San Josecito dove fanno presenza i militari iscritti alla XVII Brigada del municipio di Carepa. Carlos Andres era un umile agricoltore e mentre stava rientrando a casa sul suo cavallo, è stato brutalmente ucciso con vari colpi di arma lunga  alla testa da membri dell'Esercito. Lascia la sua compagna incinta di 5 mesi.

Queste azioni erano già state annunciate sia da militari che da paramilitari nella regione, che costantemente hanno minacciato di morte i contadini e i membri della Comunità se non si fossero sottomessi ai loro ordini.